Teatro

Il 7 dicembre inizia la Stagione Lirica al Teatro Goldoni di Livorno

Il 7 dicembre inizia la Stagione Lirica al Teatro Goldoni di Livorno

 Si alza il sipario sulla Stagione Lirica della Fondazione Teatro Goldoni con la bella “Messa di Gloria” per soli, coro e orchestra di Pietro Mascagni: martedì 7 dicembre, alle ore 21 nella cornice del Goldoni, questa godibilissima opera giovanile ricca di ispirazioni generose, rappresenta l’occasione ideale per ricordare Mascagni nell’anniversario della sua nascita, in prossimità delle festività natalizie.

Realizzata in coproduzione con i Teatri dell’Opera di Livorno e affidata a un giovane direttore mascagnano ‘doc’ come Mario Menicagli, la “Messa” vede coinvolte, accanto all’Orchestra Massimo De Bernart, il Coro “Around Mascagni” istruito da Maurizio Preziosi, con la partecipazione della Schola Cantorum Labronica e del Coro polifonico Pio Alberto del Corona, che ha esordito ufficialmente nella Cavalleria realizzata in agosto in occasione di “Effetto Venezia”.

 

 

 

 

 

Mascagni  ai tempi di Messa di Gloria

 

Con loro, due giovani solisti di canto, il tenore Nicola Simone Mugnaini e il baritono Alessandro Luongo, provenienti da esperienze importanti del Teatro di Tradizione livornese quali le audizioni per voci mascagnane e il Progetto Opera Studio; da segnalare, inoltre, la prestigiosa partecipazione di un violinista illustre come il livornese Marco Fornaciari.

Una linea produttiva che conferma la volontà del Teatro Goldoni di trasmettere la lezione e il messaggio creativo e didattico di quel geniale sperimentatore che fu Pietro Mascagni, valorizzandone l’opera insieme alla ricca realtà artistica espressione del territorio livornese.

Poiché la serata segnerà anche l’inizio degli appuntamenti nello storico teatro labronico che accompagneranno tutte le festività, il concerto vedrà la partecipazione straordinaria del Coro Voci Bianche della Fondazione (Maestro del coro Marisol Carballo), che intonerà due canti tipici del periodo natalizio quali “I 12 giorni di Natale” (USA) e “Campanus dé Belen” (tradizionale Spagna).

La Messa di Gloria vide la luce nel 1888 ed è considerata il più importante lavoro di musica sacra del musicista livornese. Prima espressione delle notevoli capacità artistiche dell’Autore, nonché dell’originale vena melodica di un giovane sanguigno e carico di entusiasmo allora venticinquenne, la partitura rivela la mano sicura di un compositore che prima ancora di approdare al Conservatorio di Milano, aveva già dato buone prove proprio nella sua città natale nella produzione di musica sacra. I modelli operistici di Rossini e Donizetti, la lezione del Requiem verdiano si uniscono alla genuina e mediterranea vena melodica che di lì a poco si trasferiranno nei primi importanti lavori teatrali di Pietro Mascagni: da Cavalleria rusticana, che riecheggerà non poche inflessioni melodiche affidate al tenore solista, all’Amico Fritz, il cui celeberrimo Intermezzo riecheggerà il rilievo protagonistico del violino solistico in quel momento di suadente melodismo costituito dall’Elevazione, e al Guglielmo Ratcliff.

 maestro Mario Menicagli